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CORSI

“Imparare è come andare contro corrente,
se smetti torni indietro”

– (prov. cinese)

Con volumi del trasporto aereo, e in genere del settore aeronautico, in costante aumento anche nei prossimi anni, si pone la necessità di incrementare corrispondentemente i livelli di sicurezza, puntando sulle “performance” dell’unica risorsa non suscettibile di miglioramenti nella progettazione: l’uomo.
Il fattore umano gioca un ruolo determinante in ogni anello della catena della sicurezza, dalla nascita dell’idea di aeromobile fino alla sua utilizzazione quotidiana: dalla progettazione alle operazioni.
Non potendo riprogettare l’uomo, possiamo solo migliorarne le performance e questo lo si può ottenere solo mediante un processo di formazione continua all’interno dell’organizzazione. Tenuto conto della dinamicità dell’impianto normativo di riferimento, Daidalos Aviation Safety propone, inoltre, accordi di partenariato

 con le aziende aeronautiche, ai fini di una formazione non solo continua ma anche “consulenziale” declinando i requisiti, ed i relativi aggiornamenti, alla realtà operativa dell’organizzazione stessa.

La formazione ha un costo per l’azienda: occorre trasformare questo costo in investimento. La formazione è un costo perché occorre remunerare il formatore, è un costo perché “sospende” le attività di business per i partecipanti al corso e, infine, è un costo perché le giornate della formazione vengono comunque retribuite.

A fronte di ciò, si può facilmente comprendere come, affinché la formazione si tramuti in investimento, occorra definirne chiaramente gli obiettivi, per qualsiasi organizzazione, pubblica e/o privata. Gli obiettivi della formazione aziendale devono avere delle caratteristiche peculiari che possiamo rappresentare mediante un acronimo: SMART.

OBIETTIVI DELLA FORMAZIONE

SPECIFIC

gli obiettivi devono essere specifici e la specificazione deve essere concordata con l’azienda, per la quale la formazione corre il rischio di essere un costo inutile, in relazione al contesto nel quale opera e allo scopo della formazione; nella fattispecie possiamo ritenere che la specificità degli obiettivi consista nell’accresciuta consapevolezza, dei partecipanti al corso, di

cosa significhi operare nel settore aeronautico caratterizzato da normative cogenti volte ad assicurare la sicurezza del trasporto aereo, riuscendo così ad inquadrare le proprie attività (indipendentemente dal settore di competenza) in un “sistema” della sicurezza aerea, assegnando loro l’importanza che rivestono e dando significato alle proprie operazioni come funzionali ad una “mission” complessiva di sistema.

MEASURABLE

la misurabilità va intesa come esercitabile in due momenti, temporalmente successivi, e cioè quello di fine corso (mediante verifica delle conoscenze acquisite al termine del corso, quando richiesta) e quello delle attività correnti del partecipante che deve mostrare di potersi avvalere delle conoscenze acquisite trasformandole in competenze, con indubbio miglioramento della qualità del proprio lavoro e, quindi, delle performance dell’organizzazione (la mancanza di qualità è un costo non sempre correttamente valutato all’interno delle organizzazioni).

ACHIEVABLE

per quanto riguarda questo aspetto, diventa di fondamentale importanza la selezione dei formatori, che oltre alle conoscenze ed all’esperienza necessarie, devono anche essere in grado di trasferire le conoscenze necessarie, mediante strumenti di immediato utilizzo da parte dei partecipanti al corso.

RELEVANT

la pertinenza degli obiettivi è strettamente legata al programma di formazione e/o del singolo corso.

TIME-BASED

gli obiettivi devono essere raggiunti nel tempo assegnato, stimolando i formatori ad una pianificazione del corso efficiente ed efficace.

CONSULENZA

La normativa in campo aeronautico consente, in relazione, alle dimensioni aziendali, di esternalizzare, in tutto o in parte, la funzione di monitoraggio delle attività oggetto di certificazione con indubbi benefici in termini di costi diretti per l’organizzazione (auditing interno).

L’utilizzo di personale esterno, adeguatamente qualificato, consente inoltre di accrescere all’interno della propria organizzazione l’uso di buone pratiche e di avere uno strumento finalizzato all’efficientamento dei processi e all’efficacia degli sforzi organizzativi di miglioramento intrapresi dall’azienda.

L’evoluzione del quadro normativo sia per le norme adottate su base volontaria (serie 9100) sia per quelle cogenti (riedizione del Regolamento Basico EASA (Reg. UE 2018/1139) e relativa modifica dei regolamenti attuativi) porta ad un progressivo avvicinamento degli schemi di certificazione, che trovano il loro naturale punto di incontro nella richiesta di un’impostazione dell’organizzazione basata sulle prestazioni in termini di sicurezza e di soddisfazione del cliente.

L’analisi e l’eventuale rivisitazione, in stretta collaborazione con gli attori interni, delle procedure e dei processi dell’organizzazione, ai fini di una loro razionalizzazione e di un orientamento alle prestazioni, può portare alla riduzione dei tempi di produzione, alla riduzione della possibilità di errore e, in definitiva, ad un prodotto più sicuro e più economico, traghettando inoltre l’azienda ad un assetto organizzativo in grado di soddisfare nel breve e medio termine le richieste degli enti regolatori e del mercato dell’aviazione. È possibile, inoltre, effettuare gap-analysis, workshop, seminari, interventi formativi di “empowerment” del personale a tutti i livelli, nonché di “coaching” per coloro che assumono nuove responsabilità all’interno dell’organizzazione.

Una nuova certificazione, sia in ambito normativo volontario (serie 9100) che in ambito normativo cogente (EASA, FAR) è un momento strategico per la vita di un’organizzazione e richiede uno sforzo economico e organizzativo che occorre rendere massimamente efficace per porre le basi su cui sviluppare il proprio “business”: avvalersi di un consulente con esperienza diretta nell’Autorità e in azienda, può contribuire al successo di questo processo.

AUDITING ESTERNO

LA SORVEGLIANZA DEI FORNITORI

Si tratta di un aspetto strategico nell’attività di un’organizzazione, che richiede investimento di risorse, umane ed economiche, e che troppo spesso costituisce il “punctum dolens” nella catena del valore prodotto e nella rispondenza ai requisiti normativi di settore. Le normative aeronautiche, siano esse cogenti (civili e, ora, militari) o volontarie ricomprendono la catena di fornitura nell’ambito del Sistema di Gestione Qualità dell’organizzazione che, con i nuovi regolamenti sull’SMS, diventerà il Sistema di Gestione della Sicurezza dell’organizzazione.
Per questo assume un’importanza fondamentale la corretta comunicazione dei requisiti d’interesse alla propria catena di fornitura in vista della soddisfazione del cliente finale e della conformità alle norme.

Le certificazioni di terza parte non sempre garantiscono la qualità del prodotto/servizio fornito secondo le attese del cliente, con ripercussioni sui tempi di produzione e sulla qualità dello stesso oltre che sulla rispondenza alle norme di certificazione.

Queste consentono l’uso di strumenti, quali il ricorso a personale qualificato esterno per la sorveglianza dei propri fornitori, che, operando un raccordo stretto ed una comunicazione efficace tra le varie funzioni del cliente (qualità, acquisti e linee di business) e interfacce fornitore (commerciale, progettazione e/o produzione e/o manutenzione, distribuzione), possono garantire il concorso alla conformità ai requisiti del prodotto da fornire al cliente finale nonché la sorveglianza della propria catena di fornitura secondo gli standard richiesti.

Indipendentemente dalle dimensioni dell’azienda, la catena di fornitura è, generalmente, composta da un gran numero di fornitori che devono essere sorvegliati, a livello di sistema e di prodotto, dall’organizzazione certificata ed il ricorso a personale qualificato esterno consente di rispondere ai requisiti e di avere indubbi vantaggi economici in termini di costo del lavoro.